Sangue di Drago, Teroldego Rotaliano DOC 2008, 13% VOL.

Narra la leggenda che un giovane Cavaliere, il conte Firmian di Mezzocorona, un giorno, levatosi di buon mattino, armato di tutto punto con lancia e spada,  si arrampicò sulla montagna e pose davanti alla grotta di un drago una ciotola di latte ed un grande specchio. Il Drago, al sentire il profumo del latte di cui era ghiotto, uscì dalla grotta e vedendosi allo specchio, vanitoso com’era,  se ne compiacque. Il Cavaliere approfittando della situazione lo colpì a morte trafiggendolo mortalmente con la lancia. Il Cavaliere venne allora portato in trionfo dalla popolazione festante  assieme allo Drago sconfitto:  alcune gocce del  sangue della vittima caddero nel terreno rotaliano da cui germogliarono i primi ceppi di Teroldego, quello che ancor’ oggi viene i chiamato “Sangue di Drago”, dal colore rosso sanguigno intenso.

Il Teroldego “Sangue di Drago“, ottenuto dalla storica vigna  del Maso Donati, viene prodotto nel cuore della piana Rotaliana. Gli impianti sono ancora quelli del nonno Marco, che producono da oramai cinque generazioni un’uva ricca ed equilibrata  frutto di diversi cloni, che esprimono il meglio della  biodiversità.

Il podere sorge su depositi alluvionali del Torrente Noce che scende dalle Valli di Sole e di Non: sono detriti di origine calcarea, dolomitica, porfirica e  granitica. Il risultato lo si avverte nella grande mineralità che trasmette alle viti e quindi al vino che esprimono il meglio della tipicità del Teroldego. La Piana Rotaliana si trova a 280 metri s.l.m.ed è circondata da montagne  a picco che svettano fino ai 2000 m. La zona è  dolcemente protetta dai venti del nord e le rocce funzionano da veri volani termici, per produrre vini di grande struttura. Le brezze della Valle di Non sono di vitale importanza per mantenere la vegetazione in buona salute e aiutando il formarsi di sentori e profumi che ritroveremo poi meravigliosamente nel vino.

Il Sangue di Drago Donati é un Teroldego in purezza che deriva da un’uva raccolta all’optimum della maturazione fenolica. La macerazione sulle bucce avviene  in acciaio a temperatura controllata con frequenti e metodiche follature soffici. L’affinamento avviene poi in barriques di rovere francese per almeno 16 /18 mesi al quale segue un riposo in bottiglia prima dell’uscita a settembre.

Il vino ha un colore rosso rubino intenso; al naso emergono i sentori di frutta di bosco come lampone, fragola e mirtillo tipici del fruttato del Teroldego giovane, per poi lasciar emergere i profumi di mora selvatica, frutta secca e spezie. In bocca il vino sa di prugna e cioccolato fondente.

E’ un vino di corpo con tannini maturi; buona la  morbidezza, e l’ equilibrio aromatico con il sentore del legno che non disturba lasciando così una sensazione di grande armonia che appaga.

Il vino, che ha una vita piuttosto longeva di anni, va stappato un po’ prima del consumo per farlo respirare intorno ai 20 gradi C.

L’abbinamento consigliato é con piatti strutturati di carni rosse e di arrosti, ideale é l’accostamento alla selvaggina accompagnat con salse di piccola frutta rossa; ottimo con i formaggi a pasta dura. E se poi vogliamo non privarci di nulla il vino si può degustare a fine pasto davanti al caminetto acceso in un bel conversare.

Non conoscere questo vino é come dare un calcio alla fortuna!

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