Morte (del “Bacaro”) a Venezia?

Chi è nato e  cresciuto a Venezia  è stato  testimone negli ultimi decenni, suo malgrado, di quanto sia degradata la città. Il turismo, specie quello “mordi e fuggi”, ha totalmente trasformato-rovinato la qualità di questo importante settore. Invasione di mascherete del Carnevale ad uso dei “foresti”, merletti e vetri “made in China”, la fantomatica pasticceria “del Doge” (?)

Roveja, un legume antico e prezioso

Roveja, un legume antico e prezioso

La Roveja (Pisum sativum ssp. arvense) é un pisello selvatico di origine arcaica come possono essere le lenticchie, il farro, l’orzo; essa appartiene alla famiglia delle Leguminose parimenti al fagiolo, alla fava, al cece, alla cicerchia ecc. La Roveja si presenta cromaticamente con una diversità di colori che vanno dal giallo al verde scuro se non dal rossiccio fino al marrone.
Il sesto senso... é grasso

Il sesto senso… é grasso

Credo che  i più oramai sappiano che i gusti fondamentali percepibili dall’uomo sono quattro: DOLCE, SALATO, ACIDO E AMARO. Una volta si pensava che ciascuno di questi gusti fosse percepito dalle sole papille gustative della lingua in microzone specifiche per ogni uno dei quattro gusti.
La… dolce Trieste

La… dolce Trieste

Trieste tanto bella e tanto dimenticata! Trieste città di Italo Svevo, Umberto Saba, Giorgio Strehler, Fulvio Tomizza, James Joyce, Rainer Maria Rilke e del fantastico, quanto non abbastanza noto pittore Umberto Veruda, amico di Svevo e di tanti altri ancora. Per le mille cose da vedere e da gustare Trieste vale sicuramente ben più di una visita.
La cucina in Saccisica

La cucina in Saccisica

Paolo Zatta e Antonio Todaro, La Saccisica in cucina: Storie e memoria tra ‘800 e ‘900. Cleup editore, Padova 2011, pp. 197 “La Saccisica, Terra Saccensis… è quell’énclave a sud est della Provincia di Padova compresa fra i fiumi Cornio e Brenta.
Dal Mare alla Tavola

Dal Mare alla Tavola

Domanda: Come facciamo ad essere sicuri del pesce che mangiamo al ristorante? Risposta: Non lo siamo, a meno che non si conosca il ristoratore di cui ci fidiamo ciecamente sulla base della nostra collaudata esperienza. Ma non è così per tutti!
Quel buongustaio del "Gattopardo"

Quel buongustaio del “Gattopardo”

La cucina della nobiltà e dell’alta borghesia siciliana ottocentesca, come la descrive opulentemente Tommasi di Lampedusa nel suo famosissimo romanzo, Il Gattopardo, era il risultato della raffinatezza della cucina francese importata. Nelle famiglie nobili sicule era segno di distinzione avere in cucina il monsù, voce contratta nell’ idioma dialettale, che indicava il monsieur-cuoco francese.