Bonarda o Croatina, which is which

BONARDA e CROATINA  vengono spesso confusi l’uno per l’altro. L’errore parte da lontano con personaggi del calibro di Girolamo Molon (1906) e del conte Giuseppe di Rovasenda (1877) che furono fra i primi attori della moderna ampelografia. Oggi per gli ampelografi la “vera Bonarda” è quella Piemontese, mentre la Croatina, che in alcune località viene essa pure chiamata BONARDA è quella che si coltiva nell’ Oltrepò Pavese, sui Colli Piacentini per dar luogo alle omologhe DOC.

Lo champagne Jean de Fleuroy di Grégoire Mazzini

Lo champagne Jean de Fleuroy di Grégoire Mazzini

Il vino spumantizzato lo conoscevano già gli antichi romani (vinum titillans): schiumoso e pizziccante, che si formava quando in primavera-estate la temperatura delle cantine saliva  e la fermentazione alcolica ripartiva. Nel XVI secolo la  Champagne e la Borgogna si contendevano,  con  i loro vini fermi, la mensa del re di Francia e i mercati oltre Manica.
Erba Luigia (Aloysia citrodora)

Erba Luigia (Aloysia citrodora)

Primavera, tempo di erbette per frittate, insalate profumate, risotti e tutto quello che la nostra fantasia sa produrre in cucina. Ancor’oggi non é insolito vedere persone, per lo più di una certa età, armate di coltello e borsetta di plastica (ahimé) intente a raccogliere nei campi incolti o lungo gli argini dei fiumi, i bruscandoli (Humulus lupulus), i carletti (Silene vulgaris), il piscione (Taraxacus officinalis), i roscani o barba del frate (Salsola soda), i germogli di papavero (Papaver rhoeas) e tutto quello che la loro memoria li porta a raccogliere.
Il Sauvignonasse... peccato che non c'é più

Il Sauvignonasse… peccato che non c’é più

Il Sauvignonasse è un vitigno a bacca bianca, giunto in Italia  qualche secolo fa dalla zona del bordolese, in Francia, dove oggi si coltiva in maniera ridotta. In Italia, intorno ai primi del ‘900, su suggerimento del prof. Giuseppe Dalmasso, allora direttore dell’Istituto dell’Istituto Sperimentale di Viticoltura di Conegliano, prese il nome di Tocai Friulano. 
Roveja, un legume antico e prezioso

Roveja, un legume antico e prezioso

La Roveja (Pisum sativum ssp. arvense) é un pisello selvatico di origine arcaica come possono essere le lenticchie, il farro, l’orzo; essa appartiene alla famiglia delle Leguminose parimenti al fagiolo, alla fava, al cece, alla cicerchia ecc. La Roveja si presenta cromaticamente con una diversità di colori che vanno dal giallo al verde scuro se non dal rossiccio fino al marrone.
Il sesto senso... é grasso

Il sesto senso… é grasso

Credo che  i più oramai sappiano che i gusti fondamentali percepibili dall’uomo sono quattro: DOLCE, SALATO, ACIDO E AMARO. Una volta si pensava che ciascuno di questi gusti fosse percepito dalle sole papille gustative della lingua in microzone specifiche per ogni uno dei quattro gusti.
La… dolce Trieste

La… dolce Trieste

Trieste tanto bella e tanto dimenticata! Trieste città di Italo Svevo, Umberto Saba, Giorgio Strehler, Fulvio Tomizza, James Joyce, Rainer Maria Rilke e del fantastico, quanto non abbastanza noto pittore Umberto Veruda, amico di Svevo e di tanti altri ancora. Per le mille cose da vedere e da gustare Trieste vale sicuramente ben più di una visita.