Risotto al Castelmagno DOP e granella di nocciole tostate

Il Castelmagno è uno storico formaggio piemontese tipico di alcuni comuni della provincia di Cuneo. Prodotto con latte vaccino e un’eventuale aggiunta di latte di pecora e capra, può provenire dall’alpeggio meritando in questo caso la menzione  aggiuntiva “di Alpeggio”. Particolare la stagionatura che  avviene tipicamente (ma non solo) in grotte.

Venezia: Trattoria alla Madonna

Venezia: Trattoria alla Madonna

A due passi dal ponte di Rialto, in una calle, a dir il vero poco appariscente, si trova la vecchia Trattoria alla Madonna: una delle poche trattorie rimaste con una forte caratura di cucina davvero tradizionale. Il locale ha compiuto da poco sessant’anni di onorata carriera da quando nel 1954 fu aperto da  Fulvio Rado e ora gestito dal figlio Lucio che continua l’attività paterna come dio comanda.
Prosciutto di Parma "S. Ilario" 36 mesi

Prosciutto di Parma “S. Ilario” 36 mesi

Si fa presto a dire prosciutto! Un buon prosciutto non nasce né rapidamente, né per caso. E dopo la pazienza di 36 mesi ecco una delizia: il Prosciutto di Parma S. Ilario. L’ho incontrato per caso, da un salumiere di fiducia, da qui la curiosità e la sorpresa di trovarmi davanti ad un prodotto che merita di essere conosciuto.
La Crostata da "Il Novellino"

La Crostata da “Il Novellino”

Il “Novellino” é la più importante delle raccolte novellistiche scritta prima del Decamerone; essa viene attribuita ad un Anonimo del XIII, forse Brunetto Latini oppure Andrea Lancia, o forse Francesco da Barberino…non si sa. Il Novellino venne scritto “acciò che li nobili et gentili sono nel parlare et ne l’opere molte volte quasi come uno specchio alli minori, acciò ch’è loro parlare più gradito.
Ristorante "Da Gigetto" a Miane (TV)

Ristorante “Da Gigetto” a Miane (TV)

A uno sparo di fucile dalla monumentale Abbazia Cistercense Santa Maria di Follina del XIII secolo, troviamo, sulla via del Prosecco in quel di Miane, il ristorante del sig. Luigi Bortolotti noto come “Da Gigetto“, un presidio “sacro” dell’enogastronomia veneta collocato in  uno stupendo paesaggio delle colline della Marca Trevigiana che da più generazioni ha saputo mantenere la tradizione seppure col mutare dei gusti.