La paella non è soltanto un piatto: è un simbolo della convivialità mediterranea. Nata in Spagna, ha saputo conquistare le tavole di tutto il mondo grazie al suo sapore intenso, ai colori vivaci e alla capacità di riunire attorno alla stessa padella amici e famiglie. Ma dietro ogni paella si nasconde una tradizione secolare, fatta di ingredienti, rituali e piccoli segreti da conoscere.
Le origini della paella
La paella nasce nel XV secolo nella regione di Valencia, come piatto popolare dei contadini. In origine veniva preparata con ciò che si aveva a disposizione: riso, verdure fresche, legumi, lumache, carne di pollo o di coniglio. Cotta all’aperto, sopra un fuoco di legna di arancio o di ulivo, rappresentava un pasto semplice e completo, perfetto per sfamare numerose persone.
Il nome stesso deriva dalla padella utilizzata: paella in valenciano significa infatti “padella”. Col tempo, la ricetta si è arricchita di varianti locali, diventando un vero e proprio simbolo della gastronomia spagnola.

I tipi principali di paella
Oggi esistono numerose versioni di questo piatto, ognuna con caratteristiche uniche:
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Paella Valenciana: la ricetta originale, con pollo, coniglio, verdure di stagione, fagioli bianchi (garrofó), pomodoro, olio d’oliva e zafferano. È considerata la più autentica.
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Paella de Marisco (ai frutti di mare): amatissima nelle zone costiere, sostituisce la carne con cozze, vongole, calamari, gamberi e scampi. Dal gusto più delicato e profumato.
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Paella Mixta: unisce carne e pesce, spesso pollo e frutti di mare. È la versione più diffusa nei ristoranti fuori dalla Spagna.
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Paella Negra: caratterizzata dall’inchiostro di seppia, che le dona un colore nero intenso e un sapore deciso di mare.
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Paella Vegetariana: senza carne né pesce, ma ricca di verdure e legumi. Perfetta per chi cerca una versione leggera e altrettanto saporita.
Gli ingredienti fondamentali
Sebbene le varianti siano numerose, alcuni elementi restano imprescindibili:
- Il riso: la scelta è cruciale. Si utilizza il riso a chicco corto e rotondo, come la varietà Bomba o Calasparra, che assorbe bene i sapori senza scuocere.
- Lo zafferano: dona colore e aroma caratteristico.
- Il brodo: di carne, di pesce o di verdure, è la base che lega gli ingredienti.
- Il sofrito: un soffritto di pomodoro, cipolla e olio d’oliva che dà corpo al piatto.
Ricetta base della paella (per 4 persone)
Ingredienti:
- 320 g di riso Bomba
- 600 ml di brodo caldo
- 300 g di pollo a pezzi
- 200 g di coniglio (o in alternativa gamberi/calamari)
- 150 g di fagioli bianchi
- 1 peperone rosso
- 1 cipolla
- 2 pomodori maturi
- 2 bustine di zafferano
- olio extravergine d’oliva q.b.
- sale e pepe
Preparazione:
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In una paellera, preparare il sofrito con cipolla, aglio e pomodoro.
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Aggiungere la carne (o il pesce) e farla rosolare.
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Unire il riso, tostandolo leggermente.
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Versare il brodo caldo con lo zafferano e disporre uniformemente gli ingredienti.
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Cuocere a fuoco medio senza mescolare troppo: il riso deve assorbire i liquidi.
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Lasciare riposare qualche minuto prima di servire, permettendo la formazione del famoso socarrat (la crosticina croccante sul fondo).

Accessori indispensabili per la vera paella
Per cucinare una paella perfetta, servono gli strumenti giusti:
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La paellera: padella larga e bassa, in acciaio o ghisa, con due manici laterali. Garantisce una cottura uniforme e favorisce la formazione del socarrat.
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Il mestolo piatto: utile per distribuire bene gli ingredienti senza rompere i chicchi di riso.
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Il fornello da paella (o fuoco a legna, come in tradizione): ideale per mantenere il calore omogeneo.
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Il setaccio per lo zafferano: piccolo accorgimento che permette di distribuirlo in maniera uniforme nel brodo.
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Abbinamenti perfetti: vino e birra
La paella è un vero e proprio viaggio sensoriale tra profumi, colori e sapori mediterranei, da accompagnare con la giusta bevanda.
Vini consigliati
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Paella Valenciana (carne) → ottimi un Tempranillo giovane o un Garnacha della Rioja: rossi morbidi, fruttati e poco tannici.
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Paella de Marisco (pesce) → perfetta con un Albariño delle Rías Baixas o una Verdejo della zona di Rueda: bianchi freschi, minerali e agrumati.
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Paella Mixta → meglio un rosato secco spagnolo, ad esempio un Rosado di Navarra, che accompagna sia carne che frutti di mare.
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Paella Negra (seppia e inchiostro) → sorprendente con un Cava brut (spumante spagnolo), che sgrassa e valorizza i sapori intensi.
Birre consigliate
Se preferisci la birra, anche questa può valorizzare la paella:
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Birre chiare leggere (Lager o Pils) → ideali per la paella di pesce.
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Birre ambrate o Pale Ale → perfette con la paella mista o di carne, per bilanciare le spezie.
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Birre artigianali al coriandolo o agrumate → interessanti con la paella vegetariana o ai frutti di mare, perché richiamano le note fresche del piatto.
Paella oggi: un rito collettivo
Oggi la paella non è solo un piatto, ma un vero e proprio rito collettivo. In Spagna viene preparata nelle feste di paese, in grandi padelle capaci di sfamare centinaia di persone, mentre nel resto del mondo è diventata sinonimo di pranzo conviviale e cucina mediterranea.
Sedersi attorno a una paella fumante significa condividere non solo cibo, ma anche cultura, tradizione e gioia di stare insieme.