Il calo della produzione di vino (2005-2012)
La produzione di vino è in calo. E questa non è una grande novità. Per consolarci diciamo che quest’anno (2012) è “anche” colpa dell’annata. Dopo tutto l’importante è bere meno – si dice – ma bere meglio. Tuttavia, facendo un po’ di conti, le cose non sono così semplici.
Occhio ai numeri!
In Italia la produzione vinaria è stata di 50,6 milioni di hl nel 2005 per passare ai 40,1 milioni di hl del 2012. Un calo di oltre il 20%. In Francia la produzione è passata nello stesso intervallo temporale dai 52,1 milioni hl ai 42,2, con un calo del 19,11%, paragonabile quindi al calo italiano.
La produzione mondiale è passata invece dai 280,1 milioni di hl del 2005 ai 251 dell’anno appena trascorso. Un calo del 10, 4 %. Quindi, non c’è dubbio, la produzione del vino è in calo come fenomeno generale, ma in modo significativamente diverso da paese a paese. Oltre agli ettolitri di vino prodotti ci sono tuttavia, e direi soprattutto, gli € da prendere in considerazione.
Ettolitri contro euro: Italia e Francia a confronto
In Italia gli incassi sono passati (2005-2012) dai 9,6 miliardi di € ai 9 con un calo del 6,5%. Tuttavia, mentre noi italiani ogni anno ci misuriamo orgogliosamente con gli ettolitri prodotti rispetto ai cugini francesi, questi fanno i conti più che con gli ettolitri col portafoglio, passando quindi dai 21 miliari di € del 2005 ai 21, 2 dello scorso anno, con un chiaro aumento, seppure modesto. Mentre noi ci “ubriachiamo” coi volumi, loro, i francesi, s’ingrassano con gli euro.
Il costo medio per ettolitro del vino italiano è di 219 € contro i 523 € dei francesi (238,8% in più). Niente male davvero!
Alla fine, guardandoci un po’ attorno, saremo anche i maggiori produttori di vino in ettolitri, ma a conti fatti, e quindi ai soldi in tasca, veniamo non solo dopo i francesi, ma anche dopo i neozelandesi (414 € per hl di vino) e gli statunitensi (262 € per hl di vino).
E allora che dire? Continuiamo a farci del male, a non saper fare squadra, ad avere governi che non promuovono i nostri prodotti all’estero ecc. ecc. ecc..Tutte cose arcinote che tuttavia non riescono a smuovere chi di dovere. Piove governo ladro? Forse. Non lo so. Certo governi poco attenti ai gioielli di famiglia!
E allora….CIN CIN! o meglio, A la santé.
Aggiornamento 2024-2025: la produzione oggi
A più di dieci anni di distanza dai dati del 2012, la situazione mostra un quadro in parte diverso ma con alcune conferme.
Nel 2024 la produzione italiana si è attestata intorno ai 44 milioni di ettolitri su 728 mila ettari vitati, in calo rispetto alla media storica, ma ancora ai vertici mondiali. La suddivisione vede circa 21 milioni di ettolitri DOC/DOCG, 12 milioni IGP, e la parte restante come vini comuni.
Il valore del vino certificato (DOC/DOCG/IGP) ha superato i 9,2 miliardi di euro, un dato che sottolinea come la qualità e le denominazioni siano la vera forza del settore. Tuttavia, a livello di export, i primi mesi del 2025 segnano un leggero calo: circa 3,2 miliardi di euro in valore fino a maggio, nonostante l’Italia resti tra i principali esportatori globali.
Resta però evidente il divario con la Francia: i francesi continuano a posizionare i loro vini a prezzi medi più alti, mantenendo un vantaggio competitivo non tanto nei volumi, quanto nei ricavi.
Paese | Produzione 2005 (mln hl) | Produzione 2012 (mln hl) | Produzione 2024 (mln hl) | Valore 2005 (mld €) | Valore 2012 (mld €) | Valore 2024 (mld €) |
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Italia | 50,6 | 40,1 | 44,0 | 9,6 | 9,0 | 9,2 |
Francia | 52,1 | 42,2 | 45,0 | 21,0 | 21,2 | 26,0 |
Mondo | 280,1 | 251,0 | 260,0 | – | – | – |