Tra le scogliere d’Irlanda, la scoperta della Seafood Chowder

Viaggiare in camper lungo le coste irlandesi significa attraversare paesaggi che cambiano di continuo: prati verdi che si tuffano nell’oceano, porticcioli punteggiati di barche colorate, scogliere spazzate dal vento. In questo scenario, uno dei piatti che meglio racconta il legame tra la gente e il mare è la seafood chowder, la zuppa cremosa di pesce e frutti di mare servita in quasi ogni pub e ristorante del Paese.

Kerner della val Isarco

Kerner della val Isarco

Il Kerner è un vitigno aromatico a bacca bianca, frutto della ricerca del botanico tedesco August Herold (1929)  incrociando la Schiava grossa a bacca rossa con il Riesling renano. Il nome Kerner fu dato per onorare il medico-poeta Giustino Andreas Christian Kerner  (Ludwigsburg, Baden-Württemberg, 1786 – Weinsbaden, Baden-Württemberg 1862) noto per i suoi studi pionieristici sul botulismo nonché per le sue liriche, alcune delle quali dedicate al vino.
Castello di Noarna (TN) tra storia e vini

Castello di Noarna (TN) tra storia e vini

Il Castel Noarna, nell’omonimo borgo trentino, sorge su quella che fu un’antica fortificazione romana; esso domina magnificamente la Vallagarina, conservando intatto tutto il suo fascino. Dopo vari passaggi di proprietà dai Castelnuovo (1220) ai Castelbarco, alla fine del XV secolo il castello divenne proprietà dei conti Lodron che lo trasformarono, arricchirono ed abbellirono.
Il Soave classico Duca del Frassino

Il Soave classico Duca del Frassino

Dice il dizionario al lemma Soave: “Teneramente dolce e grato ai sensi e all’animo”! Quando parliamo del vino SOAVE ci troviamo, senza alcun dubbio, ai piani alti dell’enologia del Veneto. Un vino che ha una storia antica a cominciare dalle citazioni dell’ illustre Cassiodoro Senatore del V-VI secolo e che tra colline ubertose veronesi ha trovato un habitat unico. 
Le uve "Schiave" del Trentino-Alto Adige

Le uve “Schiave” del Trentino-Alto Adige

La regione Trentino-Alto Adige da tempo immemore, con alti e bassi a seconda delle necessità e dei gusti, coltiva le “uve schiave”. I vitigni derivano il loro nome, secondo alcuni, dalle regioni dell’est Europa da dove sarebbero giunti con i Longobardi, mentre secondo altri la denominazione deriverebbe dal latino medievale “vitis cum sclavis”, ossia uve “schiavizzate”, addomesticate con la potatura e legate a un supporto.