Lo champagne Jean de Fleuroy di Grégoire Mazzini

Il vino spumantizzato lo conoscevano già gli antichi romani (vinum titillans): schiumoso e pizziccante, che si formava quando in primavera-estate la temperatura delle cantine saliva  e la fermentazione alcolica ripartiva. Nel XVI secolo la  Champagne e la Borgogna si contendevano,  con  i loro vini fermi, la mensa del re di Francia e i mercati oltre Manica.

Le uve "Schiave" del Trentino-Alto Adige

Le uve “Schiave” del Trentino-Alto Adige

La regione Trentino-Alto Adige da tempo immemore, con alti e bassi a seconda delle necessità e dei gusti, coltiva le “uve schiave”. I vitigni derivano il loro nome, secondo alcuni, dalle regioni dell’est Europa da dove sarebbero giunti con i Longobardi, mentre secondo altri la denominazione deriverebbe dal latino medievale “vitis cum sclavis”, ossia uve “schiavizzate”, addomesticate con la potatura e legate a un supporto.
Rebo, vino d'autore trentino

Rebo, vino d’autore trentino

Trentino, terra di grandi vini arcinoti e di autoctoni interessanti, ma meno noti. Fra questi ultimi vale la pena di incontrare il REBO: un ibrido ottenuto dall’incrocio di Merlot e Teroldego (Incrocio Rigotti  107/3) risultato di numerose  sperimentazioni condotte presso l’Istituto Agrario di S.
Teroldego - Redondel

Teroldego – Redondel

Il Teroldego é da secoli una delle meraviglie enologiche del Trentino. Il luogo di elezione é il Campo Rotaliano compreso dai comuni di Mezzolombardo, Mezzocorona e la frazione Grumo nel comune di S. Michele all’Adige. Il Teroldego, l’oro del Tirolo, (Tirolergold) come veniva chiamato un tempo, viene citato in un documento del Capitolo del Duomo di Trento del 1383 “unam carratam vini teroldegi“.