Il castello fu con Bernardo Clesio ( XVI secolo) elegante dimora estiva dei vescovi-principi, ma anche luogo di leggendarie perdizioni quando Carlo Emanuele Madruzzo (Issogne, 1599 – Trento 1658), principe-vescovo e padre di due figli avuti dall’amante Claudia Particella – si narra – fece avvelenare la nipote Filiberta e il fratello Vittorio. La legge del contrappasso non si fece attendere. Una sera Claudia e il fratello mentre stavano attraversando in barca il lago per raggiungere il castello, morirono tragicamente annegati. Ancor’oggi nelle notti di luna piena i loro spiriti senza pace vagano sulle acque del lago.
Leggende a parte oggi il castello ospita un bel ristorante che serve ottimi piatti della tradizione culinaria trentina, rivisitati con eleganza. Abbiamo degustato e goduto i seguenti piatti che giustificano, assieme all’insieme storico e panoramico, una visita a questo luogo incantato.
In abbinamento: chardonnay Baron von Knipp.