Giusto di fronte al prestigioso teatro Alfieri di Asti, nell’omonima via, si trova il ristorante Tacabanda nell’ipogeo di una dimora quattrocentesca, con una bella cantina con volte in mattone a vista. Il menù é tipico della cucina piemontese-monferrina con sfumature innovative.
Alcuni piatti dichiarati nel menu sono: carne cruda alla monferrina, sformati di verdure, gli agnolotti, tagliolini al tartufo bianco e nella stagione invernale l’immancabile bagnacaoda, il bollito misto alla piemontese e i ravioli al plin (plin in dialetto = pizzicotto, il gesto per chiudere i ravioli con le dita) un piatto a base di pasta fresca all’uovo riempita con carni miste stufate e verdure.
Arriviamo al ristorante in una giornata che peggio non si può con una pioggia che dio-la-manda; scendiamo le scale ed eccoci nell’antro di Bacco, spazioso, luminoso, accogliente che sa di tradizione con un bel gruppo di clienti autoctoni che fanno ben sperare. Veniamo accolti con un benvenuto di barbera rosato (Cá du Ciuvin di Sergio Cerutti ) servito alla giusta temperatura e che profuma di albicocca e di frutta di bosco. In pochi minuti veniamo serviti. Ecco ciò che abbiamo scelto dal ricchissimo menu.
Cominciamo con gli antipasti (davvero gradevoli): 1) Tortino di asparagi e parmigiano, 2) involtino di verza con robiola di Roccaverano tartufata (appaganti); primo piatto: tajerin con carne e sugo di vitello arrosto; secondo: guanciotto di cavallo brasato al cioccolato fondente e barolo chinato (da catapultarsi). A tuttopasto, visto che siamo nell’osteria del barbera, un barbera riserva 2005. Che altro.
A chiusura del pasto i dessert: 1) Spuma di barolo chinato e cioccolato fondente, 2) semifreddo al torrone con salsa al cioccolato.
Fuori la giornata é quanto di peggio si possa volere, ma seduti e satolli i sensi riposano caldi e quieti. Da tornarci!