Salto di Coloras, Malvasia di Bosa Dolce D.O.P.

Il Malvasia di Bosa é una enclave enologica della provincia di Oristano. La denominazione di origine controllata: Malvasia di Bosa DOC, prevede un min. del 95% di Malvasia della Sardegna: un vitigno aromatico antico giunto in queste lande fin dall’epoca bizantina approdando nei porti di Karalis e di Bosa, che potrebbe dar sostanza all’ipotesi dei due diversi cloni, di un’unica varietà, giunti in Sardegna nelle due differenti zone.

Gambino "Cantari", Nero d'Avola Sicilia IGT 2008

Gambino “Cantari”, Nero d’Avola Sicilia IGT 2008

Il Nero d’Avola, altrimenti noto come Calabrese, é un vitigno a bacca nera, di origine sconosciuta che ha trovato come luogo di elezione la Sicilia, dove pare sia stato coltivato fin dal V secolo a.C. (forse Greci, Fenici). Notizie documentali sulla coltivazione del Nero d’Avola risalgono a fonti medioevali che parlano di un luogo chiamato allora Racaliali, oggi Regaleali, nella Sicilia centrale, famoso per l a sua ubertosità.
Cuscusu  alla  trapanese

Cuscusu alla trapanese

di Dante Savona La cucina Siciliana è ricca di sapori , colori, sfumature, suggestioni, frutto di millenni di storia. Crocevia del mediterraneo, laboratorio delle più diverse stratificazioni culturali: dai fenici ai greci, dai romani ai bizantini ; dagli arabi ai normanni agli aragonesi; ogni civiltà ha lasciato il segno del proprio passaggio nella poliedrica gastronomia isolana, che ha tuttavia testato per secoli ogni ricetta , adattandola alla propria tradizione, ai propri prodotti e ai propri gusti.
Quel buongustaio del "Gattopardo"

Quel buongustaio del “Gattopardo”

La cucina della nobiltà e dell’alta borghesia siciliana ottocentesca, come la descrive opulentemente Tommasi di Lampedusa nel suo famosissimo romanzo, Il Gattopardo, era il risultato della raffinatezza della cucina francese importata. Nelle famiglie nobili sicule era segno di distinzione avere in cucina il monsù, voce contratta nell’ idioma dialettale, che indicava il monsieur-cuoco francese.