Vin Santo Albarola Val di Nure – Colli piacentini

vin-santo-sVin Santo dei conti Barattieri di Albarola di Vigolzone – Piacenza. La famiglia (forse di origini veneziane, il che rallegra il mio cuore veneziano) é l’autrice di questo prodotto unico, una delle più piccole DOC italiane (la più piccola é la piemontese Loazzolo, riconosciuta tale nel 1992): 400 mezzine (0,375 CL) l’anno.

Una Malvasia aromatica di Candia in purezza, con alle spalle secoli di storia. Vino dolce straordinario, oserei dire, un vero gioiello enologico, proveniente da antichi vitigni dove l’uva viene raccolta e selezionata manualmente, con vari passaggi,  raccogliendo e selezionando i chicchi quasi perle rare, da grappoli spargoli.

L’uva viene appassita su cannicci fino Natale quando avviene la torchiatura ad ottenere stille ricche, dense, profumate che vengono trasferite poi in vasche d’acciaio fino a formare un’ isolante quanto protettiva flor. Seguirà il travaso in vecchi caratelli di rovere di Romagna di varie dimensioni dove avverrà la fermentazione lunghissima – anche un decennio – con lieviti indigeni, che trasformerà il prodotto in un nettare degno del mitico Ebe, il coppiere degli dei. Alla fine arriverà il tempo dell’imbottigliamento (assolutamente assente la solforosa – che sarebbe dopo tutto non necessaria – e nessuna filtrazione) dove sosterà ancora un anno prima della commercializzazione.

La degustazione di questo vino portentoso – fatta giust’appunto ieri a Venezia durante una giornata  dedicata alle malvasie mediterranee – mi ha sorpreso per il prorompente edonismo delle sue caratteristiche a cominciare dal colore ambrato scuro eppure brillante. Vino complesso e fine al naso e in bocca con la sua densità mielata, ricca di sentori di frutta tropicale surmatura e profumi di spezie, ma anche di caramello, uva sultanina, frutta candita, pan brioche, e ancora l’avvolgenza del marsala e dello zabaione, l’aroma del tabacco, la nocciola, i fichi secchi, e altro ancora. Finezza, equilibrio, armonia, persistenza a non finire, che in continuità ti sorprende con adagi e andanti da scoprire.
Dalla scheda tecnica ricavoEttari coltivati 0,81 ha.Vigneto allevato a guyot, con sesto d’impianto 2,50 x 1,00 m; Resa per Ha 1,5 kg/ceppo. Raccolta  vendemmiale  manuale selezionatissima. Gradazione: del vino 18%. Produzione.
Abbinamenti godibili: Blue cheese, formaggi stagionati, pasticceria secca…

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