Carne di cavallo, buona e sana

Le truffe  sulla carne di cavallo recentemente riportate alla ribalta dai media non devono ingannare la nostra attenzione da un prodotto buono, sano e di pregio. Secondo una leggenda pare che l’uso alimentare della carne di cavallo sia iniziato dopo lo scontro tra il generale romano di origine germanica Odoacre e Teodorico, re degli Ostrogoti della stirpe degli Amali, avvenuto nei pressi di Verona nel 489.

Il Ristorante Castel Toblino (TN)

Il Ristorante Castel Toblino (TN)

Il castello fu con Bernardo Clesio ( XVI secolo) elegante dimora estiva dei vescovi-principi, ma anche luogo di leggendarie perdizioni quando Carlo Emanuele Madruzzo (Issogne, 1599 – Trento 1658), principe-vescovo e padre di due figli avuti dall’amante Claudia Particella – si narra –  fece avvelenare la nipote Filiberta e il fratello Vittorio.
La patata.... vale più dell'oro!

La patata…. vale più dell’oro!

Briciole di storia La coltivazione della patata vede  i suoi albori probabilmente in Cile, mentre per noi europei  la  “scoperta” andrebbe accreditata ai Conquistadores spagnoli di Pizarro quando giunsero nelle Americhe col proposito di trovare l’oro e con il risultato di distruggere la civiltà Inca, senza rendersi conto, allora, che la patata sarebbe valsa, molto più dell’oro per risolvere i problemi della fame del vecchio continente.
Il Soave classico Duca del Frassino

Il Soave classico Duca del Frassino

Dice il dizionario al lemma Soave: “Teneramente dolce e grato ai sensi e all’animo”! Quando parliamo del vino SOAVE ci troviamo, senza alcun dubbio, ai piani alti dell’enologia del Veneto. Un vino che ha una storia antica a cominciare dalle citazioni dell’ illustre Cassiodoro Senatore del V-VI secolo e che tra colline ubertose veronesi ha trovato un habitat unico. 
Le uve "Schiave" del Trentino-Alto Adige

Le uve “Schiave” del Trentino-Alto Adige

La regione Trentino-Alto Adige da tempo immemore, con alti e bassi a seconda delle necessità e dei gusti, coltiva le “uve schiave”. I vitigni derivano il loro nome, secondo alcuni, dalle regioni dell’est Europa da dove sarebbero giunti con i Longobardi, mentre secondo altri la denominazione deriverebbe dal latino medievale “vitis cum sclavis”, ossia uve “schiavizzate”, addomesticate con la potatura e legate a un supporto.
Il Parmigiano Reggiano de "La Traversetolese"

Il Parmigiano Reggiano de “La Traversetolese”

Il Parmigiano Reggiano è un  formaggio straordinario, tanto che qualcuno non esita a definirlo  “il re dei formaggi”, anche se di re, nell’ enogastromia italiana, ne abbiamo –grazieadio– più di uno. Questo formaggio semigrasso viene prodotto da latte crudo (parzialmente scremato dalla mungitura della sera e intero  da quella del mattino) e si presenta in forme cilindriche con scalzo arrotondato, con una crosta colore paglierino con la marchiatura a fuoco e il codice alfanumerico con mese, anno di produzione e il caseificio di produzione, per la rintracciabilità; la pasta è dura con un colore che va dal paglierino tenue al paglierino pronunciato.
La polenta e... la Nixtamalizzazione

La polenta e… la Nixtamalizzazione

La polenta è un impasto di acqua, sale e farina, generalmente di di granoturco, al quale si può aggiungere tutto quello che la fantasia suggerisce: fagioli, formaggio, salsiccia, burro, verdure e ortaggi, ciccioli, patate ecc. Per essere digerito con facilità va cotto almeno 45 minuti.
Risotto di Lusia

Risotto di Lusia

Qualche tempo fa, le delegazioni venete dell’AIS (Associazione Italiana Sommelier) si sono simpaticamente sfidate nella competizione il “Risotto del Sommelier”, in occasione del RISITALY, la Fiera settembrina del riso, a Isola della Scala (VR). I risotti dei vari contendenti, alla fine,  si sono rivelati tutti di ottimo livello.