I granchi (Carninus maenas o Carcinus mediterraneus), durante la muta, stimolati dall’ormone steroideo ecdisone, si gonfiano smisuratamente d’ acqua e si sfilano dal vecchio guscio (carapace) come da un guanto per cambiare l’abito diventato troppo stretto. La muta dei granchi in moleche si verifica in due periodi dell’anno: da fine gennaio ad aprile-maggio e dalla fine di settembre alla fine di novembre. Le moèche rimangono teneri granchi finché il nuovo guscio non si calcifica nuovamente. La raccolta delle moeche da parte dei moecanti, é un’antica tradizione tipica della Laguna di Venezia e in particolare di Chioggia.
Uscendo dal guscio le moeche entrano in padella per la gioia del nostro palato.
Le moeche frite, riempite con una siringata di uovo sbattuto prima di metterle in padella, sono uno dei piatti della gloriosa cucina veneta e i buongustai non si fanno certo sfuggire l’occasione di degustare questa delizia. L’abbinamento adatto non pone grandi difficoltà, e per restare in casa veneta un Prosecco va più che bene.
Altro piatto primaverile sono gli asparagi (bianchi e verdi) ricchi di potassio, magnesio, calcio, ferro e di vitamine A, B6 e C. In Veneto la scelta del prodotto é davvero imbarazzante; personalmente prediligo quelli di Conche (PD). Consiglio vivamente di provarli con il baccalà mantecato (v. foto) e un serprino dei colli Euganei in abbinamento specie se c’è il baccalà.
Se poi non volete farvi mancare nulla, una Tenerina al cioccolato con crema zabaione, accompagnata da un marsala dolce, chiuderà il tutto in bellezza.