Reazione di Maillard

Quando qualcuno, come me, si dedica da un po’ di tempo alla cucina, prima o poi si imbatterà in questa terminologia: “reazione di Maillard”.  A descrivere la reazione fu per primo Louise Camille Maillard, medico e chimico francese , nel 1912, da cui prese il nome (prima o poi gli scienziati entrano sempre in cucina).

Il Presnitz della pasticceria-cioccolateria Mosaico ad Aquileia

Il Presnitz della pasticceria-cioccolateria Mosaico ad Aquileia

In occasione della bella mostra: Costantino e Teodoro: Aquileia nel IV secolo, faccio un salto nell’antica città romana per godermi l’evento che merita davvero una visita. Le cose sono talmente tante da vedere che mi accontento di una pausa-pranzo veloce; poi per un caffè, guardandomi un po’ attorno, scorgo nei pressi della stupenda basilica Teodoriana, in piazza del Capitolo,  la pasticceria-cioccolateria, Il Mosaico.
Müller Thurgau di Piera Martellozzo

Müller Thurgau di Piera Martellozzo

Un po’ di storia Il Müller Thurgau è un grande vino prodotto da un omonimo vitigno creato nel 1882 da un incrocio tra Riesling e Madeleine Royale (incrocio di Pinot e Trollinger, la comunissima Schiava o Vernatsch del Trentino- Alto Adige), ad opera dell’enologo-fisiologo vegetale Hermann Müller (Tägerwilen 1850 – Wädenswil ,1927) nel cantone svizzero di Turgovia.
Un Merlot da ricordare

Un Merlot da ricordare

Proprio qualche giorno fa ho avuto a pranzo un gruppo di vecchi amici ai quali ho proposto un piatto tipo della cucina  veneta, Gran Bollito alla Padovana (carne di manzo e pollo, lingua, coda di bue, musetto ecc. con salse varie dal classico cren, il rafano, alle mostarde di Cremona e via assaporando).
Angoris, Pinot grigio Isonzo DOC 2011

Angoris, Pinot grigio Isonzo DOC 2011

I Pinot sono una grande famiglia il cui nome, pare, derivi dalla forma “a pigna” del grappolo. Il capostipite é il Pinot noir dal quale derivano le mutazioni genetiche o le trasformazioni gemmarie,  P. blanc, P. gris e P. meunier. Il Pinot grigio, il cui aggettivo ricorda il colore del grappolo,  arrivò in Italia  dalla Borgogna per merito del generale-marchese Emilio di Sambuy (*), alla fine del XIX secolo, per espandersi poi lentamente, soprattutto nel nord-Est e in Alto Adige dove prende il nome di Ruländer.
La… dolce Trieste

La… dolce Trieste

Trieste tanto bella e tanto dimenticata! Trieste città di Italo Svevo, Umberto Saba, Giorgio Strehler, Fulvio Tomizza, James Joyce, Rainer Maria Rilke e del fantastico, quanto non abbastanza noto pittore Umberto Veruda, amico di Svevo e di tanti altri ancora. Per le mille cose da vedere e da gustare Trieste vale sicuramente ben più di una visita.
Scabar a Trieste

Scabar a Trieste

Nella tanto bella quanto un po’ dimenticata Trieste, non mancano di certo i luoghi del ben mangiare. Uno di questi è il ristorante di Giorgio e Ami Scabar, a pochi minuti di macchina dal centro. Superato l’ingresso…. il locale é accogliente, eleganza sobria, una cucina del territorio, dove c’é di che scegliere,  e un ospite cordiale che sa bene introdurre i piatti per consigliare il meglio.