Chateauneuf du Pape, Les Couversets 2011, 14,5%

Châteauneuf du Pape è un piccolo comune francese di poco più di  2.000 anime situato nel Dipartimento Vaucluse nella regione amministrativa della Provenza-Alpi-Costa. La cittadina é divenuta particolarmente famosa nel XIV secolo quando Clemente V spostò la sede papale da Roma ad Avignone – pochi chilometri dal piccolo comune – che  per 70 anni fu la residenza papale. Oltre ad avere una storia importante, Châteauneuf è rinomatissima per i suoi vitigni pregiati che assumono caratteristiche di altissima qualità grazie al suolo costituito da pietra calcarea e al terreno alluvionale sedimentato milioni di anni fa dal fiume Rodano.

Già nel XII secolo il vescovo di Avignone, Geoffroy, qui coltivava i vigneti per la sua produzione personale di vino seguendo ancora i canoni degli antichi Romani. La valle del Rodano si estende per circa 200 chilometri lungo le rive del fiume Rodano, da Vienne ad Avignone. E può essere divisa idealmente in due parti: una a  Nord, dominata dalle uve Syrah e una a Sud dove predominano le uve Grenache. E’ in questa seconda zona che fa da padrone il vino più famoso di tutta la Valle del Rodano, lo Chateauneuf-du-Pape.
La zona di produzione di questo vino straordinario ha un’estensione di oltre 3000 ettari nella parte zona Meridionale del Rodano francese, la seconda regione della Francia, dopo il Bordolese, per la quantità’ dei vini fini, con alcuni crus che possono ben competere anche per la qualità. Lo Chateauneuf-du-Pape rosso, é  famoso per la corposità, la grande struttura, l’intensità gustolfattiva e l’ equilibrio, ma nello stesso per la complessità da lasciare sorpresi e soddisfatti.
Tra i tredici vitigni ammessi dal disciplinare, in modo particolare si distinguono il Grenache, (Garnacha spagnola e Cannonau sardo), che dà morbidezza; il Syrah, che aggiunge colore, corpo e tannicità; i Mourvedre e Cinsault che danno freschezza, tannini eleganti e note fruttate.
C’é pure lo Chateuneuf du Pape bianco, di quantità trascurabile rispetto al rosso, con i vitigni Grenache blanc, Clairette, Roussanne e Bourboulenc, che danno un vino assai morbido, di ottima sapidità e bassa acidità.

Il vino che qui presentiamo,  é stato l’argomento forte di una bella serata conviviale, con degustazione, organizzata dall’amica sommelier Patrizia e presentata dal sommelier Enrico Pevarello. I produttori dello Châteauneuf du Pape degustato sono i Quiot – una famiglia di viticoltori da tredici generazioni – a partire dal 1748, che oggi sono un punto di riferimento fra i più significativi della valle del Rodano. I 93 ettari di terreno, del Domaine du Vieux Lazaret – che é il fulcro dell’azienda – circondano un’antica casa di campagna del XV secolo, e furono acquistati nel 1871 da un antenato dell’attuale proprietario Jerome Quiot. I vigneti crescono su terreni calcarei e argillosi, cosparsi di pietre, le galets, che trattengono il calore di giorno per poi rilasciarlo alle radici durante la notte. Queste condizioni di calore continuo permettono ai vigneti di maturare in modo  eccellente. Tutto ciò, assieme all’attento lavoro di Jérôme Quiot e famiglia, permettono di produrre dei Châteauneuf-du-Pape di grande interesse.

Il vino si presenta con un colore rosso granato di grande intensità cromatica, per poi prorompere al naso con un profumo di ciliegie sciroppate, prugna e fiori secchi, e una speziatura gradevole e incisiva. In bocca la nota alcolica importante ben si tollera per la grande morbidezza e la una buona struttura che sublimano un equilibrio di grande valore. Un vino davvero importante che va a nozze con piatti strutturati di carne, come stufati e arrosti per non parlare poi della selvaggina.

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