Il Castelmagno è uno storico formaggio piemontese tipico di alcuni comuni della provincia di Cuneo. Prodotto con latte vaccino e un’eventuale aggiunta di latte di pecora e capra, può provenire dall’alpeggio meritando in questo caso la menzione aggiuntiva “di Alpeggio”. Particolare la stagionatura che avviene tipicamente (ma non solo) in grotte. E’ un formaggio a pasta leggermente granulosa, friabile, dai profumi e sapori intensi.
Tipicamente piemontesi sono anche le nocciole che andremo ad usare.
La ricetta è semplicissima. Nella tradizione si usa anche una noce di burro, ma poiche il formaggio è abbastanza grasso, io non lo metto
Ingredienti per 2 persone
- 180 gr di riso Carnaroli semi integrale
- 550 gr di brodo vegetale (o quanto basta)
- Olio EVO 3-4 cucchiai
- ½ cipolla bionda
- 20 gr nocciole intere spellate
- 80 -100 gr di Castelmagno DOP
Andiamo a preparare.
Mettiamo le nocciole intere a tostare nel forno a 200 gradi o, in alternativa, possiamo usare una padella antiaderente sul fuoco, girando spesso le nocciole, facendo attenzione a non bruciarle. Una volta tostate, lasciamole raffreddare e quindi tritiamole grossolanamente.
Tritiamo finemente la cipolla e mettiamola in un tegame con l’olio ad appassire a fuoco basso. Una volta appassita. Aggiungiamo il riso e tostiamolo a fuoco medio-alto per 1-2 minuti, continuando a girarlo.
Quindi cominciamo la cottura del riso aggiungendo man mano brodo bollente fino a completare la cottura al dente. Spegniamo il fuoco e aggiungiamo il Castelmagno continuando a mescolare fino ad ottenere la mantecatura desiderata. Lasciamo riposare ½ minuto e poi serviamo.
Andiamo ad impiattare.
Per questo risotto io ho utilizzato piatti tipo “cappello del prete”. Molto semplicemente, mettiamo in un piatto un buon mestolo di risotto e cospargiamolo con la granella di nocciole.
Buon appetito!!!
Variante
Una alternativa alle nocciole, per chi non ama il loro sapore abbastanza deciso, è l’utilizzo dei pinoli, dal sapore meno intenso. Il procedimento è lo stesso.